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Una sorpresa…certamente gradita. Se avessimo scommesso sulla rosa dei nomi
citati, avremmo clamorosamente perso!

Tra tutti i nomi, soprattutto per la delicatezza che riveste la “Giustizia”, soprattutto in questo momento visti anche gli interessi diretti di alcuni leader politici, era necessario una risorsa che, per storia e per “non appartenenza”, rappresentasse a pieno l’ equilibrio, l’ equidistanza, la moderazione, la saggezza, e che fosse direttamente rapportabile al Presidente Napolitano.

Probabilmente è una sorpresa ma fino ad un certo punto se si fanno un po’ di valutazioni politiche.

Tra i nomi che erano stati fatti, solo alcuni erano considerabili “super partes”, e qualcuno di essi, anche se non riferibile ad alcuna area, tratto in inganno da uno scherzo, non aveva risparmiato qualche critica a qualche politico che oggi condiziona non poco le trattative, determinando così l’autoeliminazione.

Ed ecco comparire la veterana Anna Maria Cancellieri.

La sua carriera l’ ha già elevata a posizioni di vertice nell’appena passato governo e la sua lunga esperienza, anche in tema di radicali riorganizzazioni strutturali, la rende particolarmente idonea a guidare il Ministero di Giustizia che rappresenta uno dei grandi problemi nazionali, sia politico che strutturale, e che ha un grande bisogno di essere riorganizzato per cercare di abbandonare le posizioni di coda in tema di giustizia a cui da anni siamo relegati.

Allora Egregia Ministra, ci auguriamo che tra le prime operazioni che Ella vorrà fare, forte anche della relazione dei Saggi di Napolitano, si inserisca la mediazione civile, con un provvedimento teso a sanare l’eccesso di delega in cui è incappato il decreto legislativo 28/2010, riprendendo il virtuoso cammino che l’istituto, seppure per poco tempo, già stava tangibilmente restituendo, risultati entusiasmanti e positivi, sia in termini sociali che economici.

Buon lavoro Ministra Cancellieri!

Pubblicato il 27/04/2013 ore 20.45